PROTEGGERE LA CASA COMUNE
Comunicato stampa del 30 settembre 2023
+++L’abate di Montecassino scrive a Mattarella sul Progetto Enel “Pizzone II” nel Parco d’Abruzzo, Lazio e Molise+++
+++”L’imponenza del quasi miliardario giro di danaro in gioco, non deve far tacere o avvelenare le coscienze”+++

Il coordinamento: ringraziamo Dom Antonio Fallica, le sue parole di conforto e sprone per evitare questo scempio, tutti gli enti dicano NO.
“Le parole dell’Abate delle abbazie di Montecassino e di San Vincenzo al Volturno dom Antonio Fallica di forte critica al progetto Enel Pizzone Il confortano i tantissimi cittadini sensibili al tema della tutela della Natura e del patrimonio straordinario della Valle del Volturno, a partire dal Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e dall’Abbazia di San Vincenzo al Volturno. Sono un ulteriore sprone per continuare a lottare fino al ritiro definitivo del progetto da parte di Enel o alla sua totale bocciatura da parte di enti, comuni, regioni e Stato”.

Così il Coordinamento No Pizzone II accoglie l’intervento dell’Abate di Montecassino e San Vincenzo al Volturno Don Antonio Fallica che ha rivolto un’accorata e densa lettera al presidente Mattarella sollevando forti critiche al progetto.

Secondo quanto riportato dal TGR Molise nell’edizione di ieri, l’Abate evidenzia che il progetto andrebbe a “snaturare e deturpare l’area” ricordando che “I piani strategici per l’autonomia energetica e la transizione ecologica, pur sacrosanta, vanno mirati a risanare il degrado e non – come in questo caso – a degradare certificati modelli di integrità”.

Deciso e determinato il richiamo al rispetto del territorio da parte di Don Fallica “I tesori di un territorio sono ricchezza di tutti sono immediata testimonianza della infinita munificenza di Dio. Tutti i suoi figli sono chiamati a godere del privilegio di abitare la Terra, rispettandola come “casa comune”.

L’abate di Montecassino conclude in maniera inequivocabile: “L’imponenza del quasi miliardario giro di danaro in gioco, non deve far tacere o avvelenare le coscienze”.

Il Coordinamento No Pizzone II farà tesoro di questo intervento che arricchisce la lotta per la protezione delle montagne abruzzesi e molisane che l’ENEL vorrebbe bucare con gallerie di 10 km tra Alfedena in provincia di L’Aquila e Castel San Vincenzo in provincia di Isernia, con produzione di 1 milione di mc di inerti e realizzando nuove strade ed elettrodotti.

Come ha scritto l’Ente Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise l’entità, i lavori previsti per la sua realizzazione e la stessa natura dell’opera proposta sono tali da rendere l’intero progetto assolutamente incompatibile con le esigenze di conservazione di una delle porzioni di territorio più pregiate e incontaminate del Parco che, tra l’altro, per il Molise, rappresentano l’unica zona inclusa in un parco nazionale.

Lascia un commento