Storia e bellezze del “più importante posto del Rinascimento Carolingio in Europa.

L’Associazione Terra Sancti Vincentii, giovedì, 12 ottobre, ha promosso l’incontro durante il quale il professor Richard Hodges ha illustrato il suo ultimo lavoro, “La Pompei del Medioevo – San Vincenzo al Volturno dalle origini al sacco dei saraceni” Carocci Editore. Il prof. Hodges, scopritore del sito archeologico, attualmente è presidente della “The American University of Rome”.

La presentazione è avvenuta nel contesto più naturale, ossia la stessa Abbazia di San Vincenzo al Volturno, la cui candidatura a Patrimonio dell’Umanità UNESCO è messa in pericolo dal progetto ENEL “Pizzone 2”.

San Vincenzo al Volturno non corre da sola in questa candidatura, ma è uno degli otto insediamenti monastici benedettini dell’alto medioevo selezionati per il loro carattere di unicità e universalità. I criteri di valutazione dell’UNESCO tengono conto del paesaggio in senso lato, ossia il territorio con l’insieme dei suoi aspetti naturali e antropici, premiando esempi straordinari di interazione tra uomo e ambiente.

Quale esempio migliore di San Vincenzo al Volturno?  Il sito storico è prossimo alle sorgenti del Volturno, fa parte del Parco Nazionale di Lazio, Abruzzo e Molise ed è sovrastato dalla catena delle Mainarde.

Il progetto ENEL “Pizzone 2”, alterando questo armonico equilibrio, andrebbe ad incidere negativamente su questa occasione di sviluppo dell’Alto Volturno. Anche il prof Hodges non ha potuto celare il proprio disappunto, auspicando che questo connubio tra arte, storia e natura resti intatto, per indirizzarsi verso l’unico percorso turistico possibile per questi luoghi.

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Immagini minimalglobetrotter.com, Assoc. Cult. Terra Sancti Vincentii, Simona Carracillo