Ieri, nel municipio di Alfedena i funzionari inviati dall’Enel hanno incontrato le amministrazioni locale e di Barrea per presentare le modifiche ipotizzate al progetto del nuovo impianto di pompaggio tra i laghi di Montagna Spaccata e Castel San Vincenzo, denominato Pizzone II.

Alla presenza anche dei rappresentanti del Coordinamento No Pizzone II, i sindaci dei due comuni abruzzesi, hanno espresso un chiaro e netto no all’opera poiché “è l’opposto delle importanti scelte di valorizzazione della natura finora compiute” dai due comuni del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise.

“I no di Alfedena e Barrea si aggiungono a quello già espresso da Rocchetta al Volturno. Ora quindi i comuni direttamente coinvolti che si oppongono decisamente al progetto dell’Enel sono 3 su 5. Cosa farà ora ENEL che negli incontri precedenti aveva sempre dichiarato, per bocca dei suoi emissari, che se i comuni fossero stati contrari non avrebbe ripresentato il progetto? “

“Ci si aspetta quindi, che tenendo fede a quanto promesso il colosso energetico comunichi di voler abbandonare questo scellerato progetto. Se non lo fa, dovremmo domandarci quale credibilità possa avere. Fino ad ora, i suoi funzionari hanno promesso ai sindaci che si sono detti possibilisti, interventi compensativi sul territorio, ma di certo non in grado di porre riparo ai danni ambientali ed economici causati dall’opera. Noi ora ci aspettiamo che rispetti quanto detto e abbandoni l’idea scellerata di questo ampliamento. Solo così, Enel avrebbe un minimo di credibilità agli occhi del coordinamento e di tutti quelli che non vogliono il nuovo impianto. “


Alfedena, 12 dicembre 2023.