La montagna non si arrende e con le sue comunità si mobilita a difesa del territorio. L’escursione organizzata il 9 febbraio dal Coordinamento No Pizzone II, rispondendo all’appello dell’APE, sulle rive del lago di Castel San Vincenzo ha coinvolto amanti della natura, del trekking, della mountain bike, comitati in difesa dell’ambiente, promotori del turismo lento. Tutti uniti a tutela di un territorio che sentono minacciato dal mega progetto della centrale idroelettrica Enel.

Una marcia in mezzo alla bellezza della valle del Volturno, per luoghi che vogliono sopravvivere incontaminati come sono. Luoghi che attraggono chi torna dal caos della metropoli o dall’estero per riscoprire le proprie radici.

I camminatori hanno voluto sottolineare l’alternativa possibile per il territorio di Molise e Abruzzo, regioni entrambe coinvolte.

Difendere le montagne, tutelarle insieme, senza remore. L’adesione alla mobilitazione nazionale “La montagna non si arrende” promossa da APE – Associazione Proletari Escursionisti dimostra l’impegno comune e diffuso di varie associazioni presenti nel territorio italiano, fa emergere l’interesse all’incontro e al confronto fra numerose realtà locali.
Vi è il tentativo di unire le forze, per opporsi con decisione ad opere dannose, anacronistiche.